Progetto Rampe nella Zona T
Il “progetto Rampe nella Zona T” è uno dei 35 progetti che sono stati selezionati all’interno del percorso partecipato di “Bologna Oltre le Barriere”.
Il progetto che ha come capofila UILDM Bologna (insieme a molte altre associazioni proponenti) prevede una collaborazione con l’amministrazione comunale, il disability manager, Egidio Sosio, l’architetto Fabio Fornasari, la Sovraintendenza, le associazioni di categoria.
La mappatura che è stata fatta dal “progetto Rampe” dimostra come il 70% degli esercizi commerciali presenti nella Zona T (Indipendenza, Rizzoli, Ugo Bassi) sia inaccessibile. La restante parte risulta accessibile o solo parzialmente accessibile.
Stiamo lavorando alla redazione e condivisione di un allegato tecnico con le parti e con la Sovraintendenza per procedere, all’inizio dell’anno nuovo, ad un bando per la rimozione delle barriere, individuando risorse, tempi, modi e criteri per intervenire, con un bilanciamento tra la tutela dei diritti e la tutela dei luoghi.
Il “progetto Rampe nella zona T” è sperimentale e servirà da apripista per poter essere esteso con le stesse modalità, anche al resto degli esercizi commerciali della città.
Il progetto “Rampe nella Zona T” fa parte di un insieme più articolato di iniziative che, a partire dalla recente adozione del Piano Urbanistico Generale e approvazione del Regolamento Edilizio, produrrà entro la fine del mandato delle Linee guida per orientare sempre più la rigenerazione verso il tema dell’accessibilità dell’ambiente urbano.
Ne abbiamo riparlato più diffusamente venerdì 11 dicembre in un’apposita commissione consiliare sull’argomento.
Di seguito l’articolo apparso sul Corriere di Bologna sul Progetto Rampe nella Zona T:
12 Dicembre 2020