Il caso dei Marò e la catena di comando della politica estera italiana
Le dimissioni del Ministro Terzi sul caso dei marò sono l’epilogo tragicomico di una situazione gestita in maniera dilettantesca. Sulla vicenda umana e giudiziaria, sulle sue implicazioni nei rapporti tra Italia-India, vi invito a leggere questo breve articolo di Natalino Ronzitti
http://www.affarinternazionali.it/articolo.asp?ID=2273
C’è però un giudizio politico che si può trarre da questa vicenda: la politica estera italiana è affogata nel ridicolo perchè la catena del comando non è stata coordinata. Anzi, è stata gestita in modo anarchico. In controluce emerge un sistema in cui il Ministero della Difesa non si coordina col Ministero degli Esteri, con un Dipartimento delle Politiche europee, preso nel mezzo, con una configurazione istituzionale assolutamente arcaica rispetto al ruolo che oggi ricopre l’UE in Italia. In questa situazione, chi – se non il Presidente del Consiglio – avrebbe dovuto assicurare la linea politica del Governo e dei suoi Ministri? Può un governo-tecnico compensare la sua debolezza istituzionale senza una leadership politica? No, non può. Ecco perchè per evitare il ripetersi di certi errori (gravi perchè incidono sulla vita delle persone ed umilianti perchè minano la credibilità internazionale del nostro Paese) avremmo urgente bisogno di un Governo politico.
26 Marzo 2013