Programma punto 4

Rigenerazione

RIGENERAZIONE

“Non esiste rigenerazione dello spazio urbano senza la rigenerazione civica di chi lo vive”

VISIONE: La politica confonde spesso l’astensionismo al voto con la mancanza di desiderio di partecipazione politica. Non è così. Non è in crisi la partecipazione. E’ in crisi la partecipazione nei partiti politici tradizionali e nei movimenti perché non c’è fiducia nelle forme della rappresentanza politica. Da tempo è in atto un processo di de-istituzionalizzazione della politica e della rappresentanza che colpisce soprattutto i corpi intermedi, che non vengono più vissuti dal cittadino come spazi esclusivi di partecipazione.

Ne è riprova il fatto che, a fronte di un calo delle iscrizioni nei corpi intermedi di rappresentanza, si registra un forte aumento delle forme di impegno civico di tipo partecipativo (civic engagement) e di cittadinanza attiva. Secondo gli ultimi dati Istat, sono più di 109 mila le persone impegnate nel volontariato nella Città metropolitana di Bologna. Più di un bolognese su 10 è attivo nel no profit, un settore che è cresciuto moltissimo negli ultimi 10 anni. Non è un caso che proprio a Bologna, siano nate dal basso nuove realtà, come le social-street, che riescono ad aggregare persone, attraverso il web, per creare nuovi modelli di relazione partendo dai bisogni della comunità territoriale.

E non è un caso che il Comune di Bologna sia stato il primo Comune in Italia a dare concreta attuazione al principio di sussidiarietà orizzontale, previsto dall’articolo 118 della Costituzione, per approvare il Regolamento sulla Collaborazione tra cittadini e amministrazione. Sono stati siglati più di 160 “Patti di collaborazione civica” che hanno coinvolto oltre 70.000 cittadini per diffondere l’idea di una cultura collaborativa che guardi alla Città come un bene comune.

Pensare che il cittadino abbia scelto di isolarsi e chiudersi in casa è sbagliato.

Pensare che gli elettori siano stanchi di andare a votare è fuorviante: sono stanchi di votare solo sui nomi o in base a gruppi di appartenenza. Per uscire dalla auto-referenzialità della politica bisogna avere il coraggio di raccogliere la sfida della nuova partecipazione, consapevoli del fatto che le persone non si sono ritirate dall’impegno civico, ma hanno cambiato il loro modo di partecipare, di essere attivi e di stare con gli altri.

La nuova voglia di partecipazione non manifesta solo la voglia di esserci e contare. Esprime un forte bisogno emozionale, di sentirsi parte, di vivere delle sensazioni condivise, di partecipare nel senso emotivo del termine. Per questo è necessario generare un nuovo ‘senso di appartenenza’ non esclusivo, ma inclusivo, che faccia dell’empatia il senso emotivo più profondo del nuovo paradigma partecipativo.

Il coinvolgimento (empowerment) dei cittadini bolognesi è il primo motore di cambiamento della nostra città.

Proposte: Bologna Città della Rigenerazione civica

– COLLABORARE E’ BOLOGNA COME METODO: Il percorso di “Collaborare è Bologna” ha riacceso il motore della partecipazione e della collaborazione civica, coinvolgendo oltre 70.000 cittadini.

Ora si tratta di strutturare il processo collaborativo, in modo da avviare la programmazione condivisa con i quartieri perché ogni anno ci siano tempi e modi in cui l’amministrazione dialoga con i cittadini attraverso i Quartieri per a) monitorare e rendicontare lo stato di avanzamento dei progetti presentati e b) presentare nuovi progetti che possono essere finanziati nel quadro dei fondi PON Metro sull’Agenda digitale. L’ufficio di immaginazione civica, proposto dal Sindaco Merola, deve diventare un centro di creative problem solving per coinvolgere in modo continuativo la cittadinanza in un percorso di intelligenza collettivo rivolto al futuro della Città metropolitana.

– BIBLIOTECHE COME CENTRI DI FORMAZIONE DELLA CITTADINANZA ATTIVA: Il polo bibliotecario metropolitano è un potenziale enorme per la formazione della cittadinanza attiva, come luoghi del sapere diffuso. Oltre alle attività del prestito e della fruizione dei libri, da anni nelle biblioteche si realizzano corsi di formazione ed iniziative culturali rivolti alla cittadinanza. Manca ancora una linea di indirizzo strategico che guardi alle biblioteche come uno spazio generativo di welfare e come luoghi di formazione di un sapere diffuso e gratuito rivolti alla cittadinanza attiva. Le “notti bianche delle Biblioteche” sono appuntamenti mensili dove i cittadini si incontrano e si confrontano per conoscere le attività dei sistemi bibliotecari e partecipare ad attività formative garantite dalla presenza di formatori gratuiti, iscritti ad un albo appositamente istituito presso il Comune di Bologna, in base alle loro richieste ed alle loro esigenze raccolte attraverso i Quartieri. In questo modo, oltre all’offerta culturale si diffonde l’offerta formativa sulla cittadinanza attiva per favorire l’inclusione e l’integrazione dei cittadini attraverso corsi di alfabetizzazione digitale per il contrasto al digital divide, corsi di educazione finanziaria per la tutela dei risparmiatori, corsi di educazione alla cittadinanza europea, corsi di italiano per stranieri, corsi di educazione al senso civico, corsi di educazione alla legalità.

– BILANCIO PARTECIPATO: Dopo Parigi, Lisbona e Milano, anche a Bologna i cittadini potranno decidere come e dove destinare parte delle risorse del proprio quartiere, attraverso un percorso di bilancio partecipato.

Con la Riforma dei Quartieri approvata dal Consiglio comunale, i nuovi Quartieri saranno protagonisti del bilancio partecipativo: uno strumento di democrazia diretta per far progettare e far scegliere ai cittadini quali opere pubbliche realizzare. Da settembre 2016, tutti coloro che vivono, studiano e lavorano a Bologna, potranno conoscere il bilancio e partecipare attivamente alla scelta dei progetti su cui investire: dove creare un’area verde, come affrontare il problema delle buche nelle strade, come immaginare una nuova illuminazione pubblica. Si tratta ora di informare e formare i cittadini rispetto alle opportunità che lo strumento del bilancio partecipato offre per disegnare insieme il futuro della Città metropolitana.