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Nuovo Codice degli Appalti del Comune di Bologna, un modello di riferimento nazionale.

di Marco Lombardo

Nel settimanale L’Espresso di domenica 26 gennaio, potete trovare un interessante approfondimento sul tema degli #appalti da parte della giornalista Gloria Riva.

Gli appalti pubblici in Italia coprono circa 139 miliardi di euro e possono costituire una leva fondamentale per l’economia e l’occupazione.

Il decreto “sblocca cantieri” ha un vizio di fondo: quello di immaginare che si possano mettere sullo stesso piano criteri come l’offerta economicamente più vantaggiosa ed il minor prezzo.

Equiparazione pericolosa in un Paese dove operano organizzazioni criminali con grandi disponibilità economiche e finanziarie che possono degradare il “minor prezzo” nel “massimo ribasso”. Operazione culturalmente sbagliata in un Paese dove la competizione non viene fatta sull’innovazione, ma sul costo del lavoro e sulla (in)sicurezza del lavoro lungo tutta la filiera degli appalti e dei subappalti.

Ma chi l’ha detto che in Italia bisogna per forza scegliere tra “il fare in fretta” ed il “fare per bene”? Non si possono fare le cose velocemente e per bene?!
Il problema in Italia si chiama mafia. Non antimafia. Si chiama corruzione. Non anticorruzione. La sburocratizzazione deve riguardare i filtri inutili, non i controlli necessari.

Il Comune può essere un driver di innovazione economica e sociale attraverso gli appalti pubblici. E’ uno dei punti dell’intesa che il Comune di Bologna ha siglato con il Forum Disuguaglianze Diversità coordinato da Fabrizio Barca.

Fa piacere sapere che tra i modelli virtuosi in Italia ci sia il #NuovoProtocolloAppalti del Comune di Bologna, siglato con le organizzazioni sindacali di Cgil-Cisl-Uil e le associazioni delle categoria produttive (Alleanza delle cooperative, Ance, CNA, Confindustria).

A noi il compito di farlo rispettare e metterlo in pratica. Alla politica italiana il compito di estendere questo modello in altri territori. Al Governo ed al Parlamento il compito di coglierne gli elementi di novità per modificare la normativa sugli appalti affinché la sicurezza e la qualità del lavoro diventino presupposti per avere servizi di qualità per i cittadini.

Qui c’è una delle regole auree di questo territorio: le cose si fanno insieme. 
Per andare veloci. Per andare lontano.

 

 

26 Gennaio 2020

© Marco Lombardo 2016