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Global Compact in Comune

di Marco Lombardo

Bologna e la Lampedusa promuovono il “Global Compact in Comune”. I Sindaci Merola e Martello: altre città seguano questo esempio.

Possibile che in Italia sia diventato un tabù parlare di Global Compact? Possibile che dopo anni di negoziato internazionale il nostro Paese abbia deciso di non sottoscrivere e di non aderire all’accordo ONU (peraltro non vincolante) per la migrazione regolare e sicura con il contrasto all’immigrazione irregolare ed il traffico di essere umani? Ed ancora. Possibile che il voto del Parlamento italiano sia avvenuto con la maggioranza dell forze di Governo (Lega e M5S) che si sono astenute dal voto in Aula?

In Italia tutto questo è stato possibile. Per questo abbiamo organizzato il 22 Marzo a Bologna un convegno internazionale di studi, promosso in collaborazione con la Rete Italiana di Dialogo Euromediterraneo (RIDE-APS) e con l’Università di Bologna per coinvolgere le istituzioni (tra cui l’Ambasciatore del Marocco, l’Ambasciatore della Tunisia), esperti della comunità accademica e scientifica, associazioni ed ONG

Ad esito del Convegno, le amministrazioni di Bologna e Lampedusa avevano annunciato la volontà comune di aderire ai principi del Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicura.

Le giunte comunali hanno approvato un atto di indirizzo che impegna a promuovere iniziative in grado di favorire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, in un contesto capace di supportare i principi di accoglienza ed integrazione.

L’atto di indirizzo si ispira alle direttive contenute nel documento promosso dalle Nazioni Unite, sottoscritto lo scorso 10 Dicembre a Marrakech da 164 Paesi.

Il ruolo strategico degli enti locali nel governo regolare dei flussi migratori è riconosciuto dalla Dichiarazione dei Sindaci di Marrakech, avvenuta il 9 Dicembre, contestualmente alla sottoscrizione del Global Compact.

Il Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicura parte dal presupposto che “la migrazione fa parte dell’esperienza umana” e che il suo impatto può essere migliorato se si renderanno più efficaci le politiche sull’immigrazione, sull’accoglienza diffusa e sull’integrazione. Più in particolare, il Global Compact indica 23 azioni da seguire per consentire, da un lato, il governo dei flussi migratori in modo regolare e sicuro, tutelando i diritti fondamentali delle persone e, dall’altro, il contrasto alle organizzazioni internazionale che sfruttano l’immigrazione irregolare e favoriscono la tratta di essere umani.

Il Comune di Bologna e di Lampedusa vogliono dimostrare che una via nuova è possibile e può nascere dal basso per imprimere una nuova direzione alle politiche locali sulla migrazione e per riportare al centro del dibattito pubblico italiano ed europeo il tema dell’adesione al Global Compact.

Altri Comuni italiani possono seguire questa strada ed aderire al nostro appello promuovendo l’adozione dello stesso atto nei consigli comunali o nelle giunte dei Comuni italiani.

ADERISCI ANCHE TU AL GLOBAL COMPACT IN COMUNE!

GIUNTA Orientamento_Adesione_Migration Compact rev 17 aprile 2019

26 Aprile 2019

© Marco Lombardo 2016